EDUCATI DA BERSAGLI

martedì 13 aprile 2010

DELIRIO

Diluviava quel pomeriggio.

Ero uscito per andare all'università nonostante il cattivo tempo che con forza mi spingeva a rimanere in casa, ma la mia buona volontà aveva avuto, in qualche modo, non so come, il sopravvento.


NAturalmente, visto che era una stupenda giornata, l'autobus si faceva attendere, e una volta arrivato, strapieno al punto che da fuori si potevano vedere le facce spiaccicate delle persone ai vetri, mi accorsi che piioveva dentro.

Tante di quelle volte sono rimasto a casa con giornate molto più belle di quelle, perchè , invece, quella volta ho deciso di uscire????


Sta di fatto che sono uscito.

arrivato all università mi informano che non ci sarebbe stata lezione!!!

Cazzo!

Torno indietro. Mi fermo ad aspettare l'autobus.

L'autobus tarda.

Si fa aspettare lo stronzo.

Sotto la pioggia!


La pioggia è acqua! L'acqua è vita! La pioggia è vita! Evviva la vita! Evviva l'acqua! Evviva la pioggia! ..... NO! porc........! la pioggia no! è bella finquando la puoi guardare da dietro una finestra!(non la penserebbe così una qualsiasi dei milioni di persone che ogni giorno muoiono di sete.... :(

Vedo in lontananza un autobus che si avvicina! Finalmente! Eccolo .... è il mio ! si si ...... noooo..... fuori servizio! Scivola via come una foglia portata via dalla corrente....

Immaginatevi per un attimo la strada allagata: un immenso fiume nella foresta. l'autobus: un foglia che scivola via trascinata dalla corrente. Voi ,immobili, sulla sponda del fiume, siete delle formiche. State aspettando la vostra foglia per scendere a valle. Non avette alternative!


Io, allora preso da questi pensieri, non resisto e, tra me e me, penso: "NO! Non siamo tutti formiche! non siamo un nulla in balia del caos! Io sono più grande di una formica!!!"(Quale magra consolazione!!!)

Mi faccio spazio tra la folla. mai mi fu più facile! sembrava stesse passando Mosè! La gente al mio passaggio si spostava! Mi guardavano sconvolti come si guarda un pazzo portato via dai carabinieri! A quel punto, un barlume di lucidità tornò in me, facendomi accendere la lampadina! Mi resi conto che quello che credevo aver pensato lo avevo urlato al mondo intero!!!


Mi fermo un'attimo. Impassibile. poi ci rifletto un po' su, mi giro, guardo gli astanti, lì immobili che mi guardano con tanto di occhi.

Mi credono pazzo! (in realtà chi può dirsi sano? Citando il grande Bukowski: la sanità mentale è un'imperfezione.) Allora, dal momento che mi credono pazzo, dal momento che ogni lasciata è persa, sarò pazzo!!! Che mi credano pazzo! Siamo tutti pazzi! Perchè nasconderlo?


Mi rigiro, faccio un passo come per andarmene, la pioggia continuava a cadere copiosa, mi fermo , torno indietro di qualche passo a mo' di gambero. mi volto verso la fermata, guardo il cielo come in cerca di ispirazione, la pioggia diminuisce, diventa flebile, quasi si arresta del tutto.

Esclamo: vou êtes tombée en enfance!


Guardo la fermata attendendo qualche reazione da chi ,prima , sdegnato mi lesse matto.

VUOTA! La fermata era deserta, tranne per un cagnolino che bagnato come me mi guardava scodinzolando.

L'autobus, mentre deliravo, era passato aveva caricato su la "gente per bene" e se ne era andato via... La corrente stava trasportando la foglia...

nel frattempo aveva ricominciato a piovere copiosamente.


Guardo l'unico spettatore del mio spettacolino delirante, lo chiamo, lui contentissimo viene da me, e ci incamminiamo per il fiume come due vecchi amici.....




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